Varsavia ebraica

Fino alla Seconda Guerra Mondiale, la Polonia fu un Paese multietnico e multiculturale. Il grande numero di stranieri che vivevano dentro i suoi confini era il risultato della politica di apertura e di tolleranza dei sovrani che si erano succeduti sul trono polacco. In Polonia viveva anche la più grande comunità ebraica d’Europa: a Varsavia un terzo della popolazione) era costituito da cittadini di religione ebraica. Questo itinerario segue le tracce della minoranza israelitica della città, passa attraverso sinagoghe e Case di Preghiera, mostra i luoghi della cultura (ante e post bellica), ma passa in rassegna anche i siti che raccontano la lotta per la sopravvivenza ai tempi della occupazione nazista.

clock_80pxDurata: 3 ore

Prezzo: 30 euro a persona (numero minimo: 2 persone)

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Frederic Chopin a Varsavia

La vita del famoso compositore Frederic Chopin è legata in modo molto stretto a Varsavia. Nato il 5 marzo 1810 da padre francese e madre polacca il musicista trascorse circa la metà della sua breve vita proprio qua, nella città situatasi…ai confini dell’Impero Russo. Non volendo partecipare alle insurrezioni popolari contro i Russi che allora occupavano la città Chopin migrò a Parigi dove morì nel 1849. La sua salma è seppellita nel famoso cimitero parigino Père-Lachaise, mentre il suo cuore è conservato a Varsavia nella chiesa Santa Croce, secondo la volontà dello stesso artista. Questo itinerario passa per le case, scuole e luoghi importanti per il compositore.

clock_80pxDurata: 3 ore

Prezzo: 25 euro a persona (numero minimo: 2 persone)

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Varsavia ai tempi di comunismo

Dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale la Polonia per cinquant’anni cadde sotto la “protezione” dell’URSS: ufficialmente indipendente, il Paese era governato dai politici che eseguivano gli ordini di Mosca. A Varsavia i palazzi del primo Novecento, considerati eredità del periodo capitalista, furono smantellati oppure privati delle loro decorazioni e i nuovi grandi edifici furono progettati seguendo le regole imposte dal Realismo Socialista. I polacchi, abituati alle occupazioni straniere, trovarono una soluzione per godere di un minimo di indipendenza e presto la Polonia fu considerata “la caserma la più divertente” di tutto il blocco comunista. Questo itinerario ti mostrerà i luoghi iconici della Varsavia del socrealizm .

clock_80pxDurata: 3 ore

Prezzo: 30 euro a persona (numero minimo: 2 persone)

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Sulle tracce della seconda guerra mondiale

Nel settembre del 1939, la Polonia fu invasa dagli eserciti di Hitler e dopo un mese di scontri, le truppe naziste entrarono a Varsavia dando inizio alla occupazione tedesca. Nel 1944 l’Armata Rossa era giunta ormai alle porte della capitale polacca ma gli abitanti di Varsavia non volevano essere liberati dai Russi. Così alle 17 del primo agosto del 1944 a Varsavia scoppiò un’insurrezione popolare guidata dall’Esercito Nazionale Polacco, l’armata clandestina formatasi durante l’occupazione, che aveva come scopo quello di liberare la città di Varsavia prima dell’arrivo dell’esercito sovietico. Questo itinerario segue le tracce degli eventi tragici della Seconda Guerra Mondiale e dell’insurrezione ‘44.

clock_80pxDurata: 3 ore

Prezzo: 30 euro a persona (numero minimo: 2 persone)

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