Nella Biblioteca dell’Istituto di Storia dell’Arte è possibile trovare un tesoro enorme, specialmente se si pensa alle perdite immani che si sono avute nel patrimonio bibliografico polacco nel corso della Seconda Guerra Mondiale. Da quasi vent’anni, infatti, in una piccola stanza dell’Istituto sono conservati i microfilm della biblioteca personale del Conte Leopoldo Cicognara, italianissimo storico dell’arte, amico di Canova e Foscolo, presidente dell’Accademia di Venezia nel XVIII secolo e, soprattutto, grande collezionista di volumi sulla scultura italiana e sulla architettura: la sua biblioteca era composta, infatti, di circa 5 mila libri, dall’inizio della „età della stampa” fino alla prima metà dell’800. La Biblioteca di Cicognara è, ancora oggi, una fonte estremamente utile non solo per gli studiosi ma anche per chi vuole scoprire i minimi dettagli di monumenti famosi. Gli originali si trovano nella Biblioteca Vaticana, e rare copie (come quella di Varsavia) sparse per il mondo.
Questa notizia, la dedico al mio mentore linguistico, Enrico Saravalle, bravissimo giornalista milanese.
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